Tu sei la via, l’irraggiungibile metà, l’unico Signore.
In te le leggi muoiono come fiumi nel mare.
Di quanto esiste
tu sei il sostentamento e il pane,
non placabile la tua fame d’amore.
Non estinguibile la tua sete.
I tempi sono la veste mai consunta,
gli spazi i calzari dei piedi.
Tu sei nell’agonia dell’uomo,
nel grido dell’animale ferito,
Tu l’elevata cima del monte,
e l’aquila che cala nel piano.
Tu il canto del piccolo sotto il cuore della madre,
e il grido vittorioso del bimbo che nasce.
Tu la melodia sulle labbra dell’amante,
e la luce gioconda negli occhi dell’amata.
Sulla soglia della morte tu sei la vita,
il lenimento nelle torture del male.
Tu la mano che dà fiducia all’ansioso,
e il segreto rimprovero all’orgoglioso.
Tu la castità dell’acqua,
e la luce del sole e delle stelle.
Tu il suono che si placa nel silenzio,
e la santità dei libri sacri.
Tu la solidità del Reale,il Bene che consuma il male
e la santità che va oltre il bene.
Dhan Gopal Mukerji